IED PARTNER ISTITUZIONALE DELL’ADI DESIGN MUSEUM – COMPASSO D’ORO

IED PARTNER ISTITUZIONALE DELL’ADI DESIGN MUSEUM – COMPASSO D’ORO

Nella partnership siglata dal Gruppo IED con Fondazione ADI il sostegno alla cultura del design, i progetti di ricerca, le attività di restauro contemporaneo e i condition report curati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli
La tutela del patrimonio culturale, di cui Fondazione ADI da sempre si occupa, incontra la mission di Istituto Europeo di Design (IED) che da più di cinquant’anni trasmette la cultura del design italiano nel mondo a generazioni di progettisti. In occasione dell’apertura di ADI Design Museum – Compasso d’Oro, il Gruppo IED stringe con Fondazione ADI una partnership triennale come unico partner privato di Alta Formazione e conferma il suo impegno per lo sviluppo del settore e la valorizzazione delle professioni del progetto. La collaborazione si traduce in uno scambio culturale che vedrà, da parte di IED, lo sviluppo di progetti didattici e di ricerca aventi come oggetto proprio la Collezione Compasso d’Oro e i Premi alla Carriera e la messa a punto di occasioni d’incontro, workshop, eventi, convegni, organizzati all’interno degli spazi del nuovo Museo.
“Siamo particolarmente contenti di poter fare sistema con un soggetto che è punto di riferimento mondiale del design italiano – dichiara Massimo Rosi, Amministratore Delegato Gruppo IED – una collaborazione che rafforza la capacità di divulgazione e promozione dei nostri valori e che per tre anni darà accesso permanente gratuito al Museo e ai suoi contenuti a tutta la nostra comunity nel mondo: studenti, Alunni, staff e docenti”.
Ad essere coinvolta in prima linea è anche Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como – che dal 2010 fa parte del Gruppo IED – un piccolo gioiello nel campo dell’Alta Formazione Artistica con più di 30 anni di storia alle spalle, unica scuola privata in Italia in grado di rilasciare il Diploma Accademico di secondo livello in Restauro, riconosciuto dal MIUR e abilitante alla professione (corso quinquennale a ciclo unico in Restauro).
“Siamo veramente onorati e orgogliosi di poter contribuire alla nascita di questo Museo e alla cura della sua strepitosa collezione, unica al mondo – dichiara Emanuele Soldini, Direttore IED Italia e Presidente di Accademia di Belle Arti Aldo Galli – Milano si meritava da tempo l’esposizione permanente della Collezione Compasso d’Oro e siamo fieri del fatto che una giovanissima generazione di restauratori possa toccarla, capirla e averne cura e perché possa essere per molti decenni testimonianza del genio dell’uomo”.

Accademia Aldo Galli svolgerà un panel di attività inerenti e trasversali al restauro contemporaneo che spaziano dalla catalogazione delle 3.000 opere della collezione Compasso d’Oro, alla stesura dei relativi condition report, al restauro vero e proprio di alcuni manufatti. Gli studenti del Corso di Restauro già da luglio 2020 hanno iniziato ad occuparsi dei condition report delle opere presenti all’interno del Museo. Ad oggi sono 300 gli oggetti catalogati tra cui l’iconico divano giallo di Kartell disegnato da Philippe Starck, la lampada Lola di Luceplan, la macchina da cucire Necchi del designer Marcello Nizzioli, la Poltrona Sacco di Zanotta e il modellino Pininfarina Ricerca forma aerodinamica. Si tratta di un’attività multidisciplinare di cui l’Accademia continuerà ad occuparsi: a partire dal mese di ottobre, proprio in forza della partnership siglata, sarà riservato uno spazio-laboratorio all’interno del Museo dove gli studenti potranno portare avanti le attività di conservazione e studio.
Museologia, conservazione e restauro dell’arte contemporanea, metodologia per la movimentazione delle opere d’arte, restauro dei manufatti in materiali sintetici lavorati, comunicazione e valorizzazione dei beni archivistici sono alcune delle materie che verranno analizzate all’interno del laboratorio IED.

L’ultimo contributo, ma non per questo meno importante, lo si trova all’ingresso del Museo: una videoinstallazione firmata da IED “Il design entra nella storia” esposta nel foyer e propedeutica alla collezione vera e propria, che accompagna il visitatore in un percorso di 30 anni di storia italiana punteggiata da oggetti di design, prima della nascita del Premio Compasso d’Oro nel 1954. Il video è stato ideato e realizzato da Officine, un progetto nato dalla collaborazione tra IED e Anteo Spazio Cinema per promuovere la cultura del cinema e la formazione alle sue professioni. Alla sua realizzazione hanno collaborato due Alumnae IED oggi professioniste del settore: Rachele Santini che ha curato la direzione creativa del video e la supervisione dell’animazione e Chiara Loiacono, che ha curato l’animazione come layout artist e character designer.
FOCUS: LE ATTIVITÀ A CURA DEGLI STUDENTI DEL CORSO DI RESTAURO
La Stesura dei Condition Report
Ogni opera è accompagnata da un documento che ne identifica lo stato conservativo (denominato appunto condition report) partendo dall’analisi dei materiali costitutivi. Gli studenti del quarto e del quinto anno del corso di Restauro di Accademia di Belle Arti Aldo Galli realizzano tutti i condition report delle opere presenti all’interno del Museo ADI. Si tratta di un’attività multidisciplinare – il primo step coincide con l’analisi della documentazione fotografica, il secondo con lo studio dello stato di conservazione e la relativa schedatura dei dati tecnici, il terzo con la ricognizione di tutti gli interventi di restauro apportati – che richiede molto tempo e un’alta preparazione tecnica. Il report deve essere aggiornato e facilmente consultabile oltre che confrontabile in occasione di trasferimenti delle opere. L’Accademia ha iniziato ad occuparsene già nel 2020.
Restauro delle Opere
Con il supporto dei docenti, gli studenti di Accademia sono stati impegnati nell’ultimo anno anche nel restauro di alcune opere esposte nel neonato Museo ADI. Gli interventi principali hanno riguardato la pulitura delle superfici delle opere, realizzata a mano con piccoli batuffoli di cotone intrisi in soluzione acquosa, il “consolidamento localizzato” dei manufatti, ottenuto con iniezioni e piccole pennellature di sostanze rinforzanti e i “fissaggi puntuali” con adesivi liquidi e consolidanti. Sono state anche realizzate integrazioni strutturali (operazione di stuccatura) e pittoriche. A partire dal mese di ottobre gli interventi più invasivi saranno realizzati nei laboratori specializzati di Accademia mentre le attività di conservazione, pulitura e i restauri leggeri verranno svolti nello spazio-laboratorio dedicato all’interno del Museo.

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